Quelli che non sono più fascisti

Milano, campagna elettorale per le comunali 2006.

Un candidato di AN (quelli della svolta di Fiuggi…) produce un adesivo che viene affisso per la città (nella foto: una buca delle lettere a Baggio, in via Forze Armate) e che veicola un linguaggio non certo amichevole:

 

Andando a vedere il sito citato nell'adesivo si leggono citazioni a gogò di D'Annunzio, Julius Evola, Pino Romualdi, Giorgio Almirante e, dulcis in fundo, Benito Mussolini, per non parlare di richiami a onore e fedeltà e link a siti sulla RSI o a editori neonazisti coinvolti in stragi. Per fortuna che non erano più fascisti…

 

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3 Responses to Quelli che non sono più fascisti

  1. petoblog says:

    Ormai sinistra e destra sono due facce della medesima medaglia: guardiamo bene quanto una stia continuando cio’ che faceva l’altra, dallo scippo del tfr alla tav, dal precariato nel lavoro a molte altre cose.
    Se parliamo di simboli vecchi allora il fascio littorio era dell’antica Roma, non per questo qualcuno l’ha utilizzato.
    Che poi qualcuno li utilizzi per far presa su gruppuscoli piu’ o meno pericolosi… resta comunque il fatto che si ricorra a putridi residui della storia. E che alla fine la storia si ripeta…

  2. xnerdx says:

    l’adesivo è vecchio o almeno il tema lo aveva sul bomber quel cretino di mio fratello circa 10 anni fà, da ragazzino non sapevo neanche cosa fosse e lo mettevo hahaha
    il coglione di turno l’ha riusato semplicemente, ste persone mi fan paura quasi quanto la sinistra al governo brrrrrrrrrr

  3. blackflag says:

    I gruppetti fascisti si stanno attrezzando sempre di più… E a Verona, dove bazzico, le tracce sono sempre più evidenti.

    La storia si ripete…

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